Come una novella Marco Polo ho deciso di partire per il mio lungo viaggio di scoperta proprio da dove lui è arrivato: la Cina!
Nell’immaginario collettivo la Cina è collegata alle lanterne rosse e agli incomprensibili ideogrammi … E’ proprio così.Pechino – Beijing al primo impatto - l’aeroporto - si presenta come una città moderna, organizzata (no code al controllo passaporti e alla consegna bagagli) e un po’ freddina. Al secondo sguardo è gelida a causa dell’inverno, grigia per lo smog e sicuramente la nebbia, con costruzioni assolutamente anonime e grandi strade.
Piazza Tiananmen è enorme, con controlli all’ingresso, e polizia ovunque, schierata, in marcia o a sentinella. Tutti con uniformi perfette, bottoni dorati e cappellini impellicciati. Due mega schermi proiettano immagini ridenti della Cina e slogan politici su sfondo rosso. Sul lato della Piazza c’è la Città Proibita, al cui ingresso s’innalza una grande immagine di Mao.La Città Proibita è incredibilmente affascinante: immediatamente ho pensato al film l’Ultimo Imperatore e a come dev’essere stata ai tempi delle dinastie Ming e Qing… tutti quei padiglioni, i cortili interni e i passaggi. E i tesori che ci devono essere stati prima di essere depredata! Gli edifici sono tutti in legno e in passato, per scongiurare gli incendi, c’erano ovunque dei tini di bronzo pieni d’acqua.
Ho proseguito la visita in risciò negli hutong – i vicoli della capitale. Poteva essere interessante se non avessi avuto un freddo tremendo (mentre il pedalatore, con un vago ricordo di denti in bocca, stava tirando gli ultimi…) e se ci fosse stato qualcosa di interessante da vedere a parte appunto la schiena del conducente!La visita della città si è conclusa nel Tempio del Cielo, detto anche Tempio della Preghiera per il Buon Raccolto, che sorge in un parco molto vasto, meta, ovviamente d’estate, di passeggiate e relax. Gli edifici sono stati tutti costruiti con una precisa simbologia, per propiziarsi gli dei. Il numero nove, simbolo dell’imperatore e del cielo, si ritrova in molti elementi architettonici, dagli scalini alle colonne.
L’impatto con la cucina locale per il momento è stato poco entusiasmante. Alla mia richiesta di andare solo in posti non turistici, frequentati da locali, mi sono trovata in sale puzzolenti, con menù incomprensibili (per fortuna ogni tanto c’è qualche foto…e allora quel piatto lo scarto subito!), camerieri scortesi, servizio squallido e cibo per fortuna discreto. Ho provato anche la hot pot, una specie di sistema di ciotole, riscaldate dal carbone, che contengono un liquido bollente dove ti cucini la carne. Il vapore e la puzza che si innalzano è indescrivibile, ma indimenticabile ….te le porti dietro per parecchie ore!!!Anche la cerimonia del thè è pittoresca, se non fosse che alla fine mi sono trovata a comprare una scatoletta di pu-erh thè, dalle incredibili proprietà, tra cui quella di dimagrire, naturalmente purificare e…ringiovanire. Pagato 60 €: no comment!
Secondo giorno a Pechino...
Visitare in questa stagione e con questo clima la Grande Muraglia ha dell’ardito. Mi sono arrampicata malgrado il ghiaccetto sulla pavimentazione, su per scalini e irti pendii … Solo nella mia mente si trattava di un lungo muro in pianura; in realtà si snoda per 6.000 km sui monti per proteggere la Cina dalle popolazioni del Nord. Lo spettacolo, anche con la nebbia, è comunque da mozzare il fiato.
Se non altro in questa stagione non ho dovuto condividere queste visite con i turisti. Se non fosse stato per qualche sparuta gita scolastica, mi sono sempre trovata sola con la mia guida.Anche il Palazzo d’Estate, che pare sia frequentatissimonella bella stagione dagli abitanti della capitale, ho potuto godermelo in tranquillità, passeggiando lungo il lago sotto il colonnato tutto dipinto. Fermamente ho rifiutato la passeggiata sul lago ghiacciato: mi sembrava veramente trooooppo!
Di sera, quando stranamente si alza la nebbia, Pechino appare ridente, piena di luci, schermi giganti con video pubblicitari, luminarie natalizie (qui siamo in piena festività visto che il 23 gennaio sarà il Capodanno Cinese): una grande capitale sfavillante e fascinosa!!!
E' la prima volta che mi viene un pizzico di voglia di Cina....un buon esordio, direi.
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