sabato 28 gennaio 2012

Cina - Pechino 2°

Finalmente libera da zombi-guide e autisti scriteriati, oggi ho cominciato a viaggiare totalmente da sola. Sono tornata a Pechino, anche se il perché non lo sa nessuno… Almeno sono arrivata con il sole, prima volta in 11 gg che sono in Cina! Ho subito avuto il mio primo problema reale con il taxsista, che malgrado l’indirizzo dell’hotel in cinese, ha girato in tondo per mezz’ora imprecando ovviamente in cinese.
Con il sole, sebbene zero gradi, tutto è più bello e finalmente ho visto un po’ la città e i bellissimi nuovi edifici. Sono così incredibili e architettonicamente affascinanti, che ho provato la stessa emozione di quando nel 1981 sono stata per la prima volta negli Stati Uniti.

Ho visitato il Parco Olimpico e il Bird’s Nest, lo stadio fatto da Ai Wei Wei e, con il mio noto fanciullesco entusiasmo non mi sembrava possibile di essere lì, in quel posto che avevo visto alla tv, lontano, lontano, durante le Olimpiadi del 2008 (viste tra l’altro in Uzbekistan…)!
Poi sono andata al 798 Art District, in un’ex area industriale riadattata, dove ci sono gallerie d’arte di tendenza, atelier e caffè. Bella iniziativa, riuso interessante, statue e istallazioni in ogni angolo ma tutto, dico tutto chiuso. Sempre per il famigerato Capodanno Cinese/Festa di Primavera che in Cina è come da noi Ferragosto. In più continuano, giorno e notte a fare scoppiare petardi ovunque …
Dunque…avviso ai naviganti: che non vi venga in mente di andare in Cina in questo periodo dell’anno!!! Pittoresco quanto vuoi, ti fa capire benissimo gli usi e i costumi cinesi, ma che seccatura!

Tornata quindi in albergo prima del previsto me ne sono andata in una spa locale: ho dovuto indossare con ridicolo pigiametto con calzoni a metà polpaccio e poi, con sopra un altro telo (…) mi  hanno fatto il massaggio!
…spotted…
Ho instaurato con i taxisti cinesi un rapporto d’astio pazzesco. Non solo devi girare con tutti gli indirizzi in cinese ovviamente, ma non li sanno leggere, o meglio li interpretano. Arrivano in un posto più o meno vicino a dove devi andare e vogliono farti scendere! Io non scendo e lì comincia una comica scena in cui io in italiano li mando al diavolo, loro probabilmente fanno lo stesso in cinese e rimaniamo fermi per strada. Rifaccio vedere il biglietto e a quel punto sembrano avere la folgorazione, fanno due giri dell’isolato e finalmente arriviamo alla meta (e ogni volta tiro un sospiro di sollievo!) Poi vorrebbe la mancia…

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