mercoledì 1 febbraio 2012

Australia - Sidney - 3a tappa

Arrivata In Australia!!! Stamattina sono atterrata all’alba, rimbambita dal sonno dopo una notte in volo ovviamente insonne… E subito ho avuto la prima avventura australiana. Ho compilato il modulo per la dogana, crocette tutte sul NO: avete cibo con voi? scarpe con fango (!!!)? etc…
Arrivata al controllo, mi hanno messo con altre 5 persone in fila, tutti i bagagli a terra, e una poliziotta ha fatto una corsetta con un cane al guinzaglio, che subito si è avventato sul mio zaino, con il muso dentro. Arriva un’altra poliziotta, mi prende lo zaino e, tra lo stupore generale, tira fuori una BANANA!!!
A quel punto lodi al cane e ramanzina a me, che rischiavo di contagiare tutte le coltivazioni del paese… Volevo sotterrare! EM e FM che amano ricordare e sottolineare sempre le mie origini rurali, possono ridere.
Mogia mogia, me ne sono andata al taxi e mi sono fatta portare all’hotel: eufemismo, si tratta di un hostal! Pioveva a catinelle, il tassista mi ha lasciato in strada, la valigia con le rotelle ha preso la rincorsa ed ha attraversato la strada da sola; grondante ho suonato il campanello e caracollante sono entrata nella cameretta!
Per fortuna dopo una dormita e una doccia, ero come nuova e mi sono avventurata per la città. Ho preso il treno (qui non si chiama metro) e sono arrivata al porto, tra l’Harbour Bridge e l’Opera House. Vista magnifica malgrado nubi nere ovunque (solite foto da schifo…).
Ho fatto la visita guidata all’interno: struttura entusiasmante, se si pensa che è stata costruita, in calcestruzzo, negli anni 50/60 e finita nel 1973. Penso sia l’unica costruzione moderna World Heritage Site!!! Eppure l’architetto che vinse il concorso e la progettò, il danese Utzon, se ne andò a metà lavori per i soliti problemi tecnici e di moltiplicazione dei costi, e non volle mai più tornare, anche se gli dedicarono una sala e gli diedero infine una laurea ad honoris…che tristezza!
Finita la visita me ne sono andata a passeggiare lungo il Circular Quay e l’Opera Quay, pieni di bar carini con musica. Ma il clou godereccio è stata la cena, nel Pier ristrutturato dove c’è il Blue Hotel, in uno dei ristoranti all’aperto con vista sul porto e sullo skyline notturno della città. Qui una nota a parte sulla bellezza degli uomini locali: sembrano ritoccati con Photoshop! Quando il cameriere fighissimo mi ha chiesto “anything else for you, darling?” volevo rispondergli: youuuuuuuuu!

Il secondo giorno non ha smesso di piovere un attimo! Così ho rinunciato alla gita in ferry alle spiagge e sono andata alla Art Gallery of New South Wales: un bel museo ricco di arte contemporanea internazionale e un’interessante parte dedicata all’arte aborigena, suddivisa per vari gruppi artistici. Mi ha sempre molto affascinato e piaciuta e c’erano alcune tele bellissime (mi piacerebbe averne una, ma dicono che i prezzi sono andati alle stelle: verificherò). Sempre sotto la pioggia sono andata nel quartiere storico della città The Rocks, con belle case ristrutturate, negozi e gallerie d’arte. Mi sono comprata un cappello di camoscio da Crocrodile Dundee, che è splendido. Si piega e si mette in un pratico sacchetto!!!

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