Che bello arrivare in aeroporto e trovare un amico che ti aspetta!!! Solo dopo mesi di solitudine ti rendi conto di quanto ti sono mancate le tue relazioni sociali. Ho cominciato a parlare, a raccontare… poverino l’ho stordito! Il suo appartamento è nella zona di Puerto Madero e ha una vista bellissima sulla città e sul Rio della Plata. Fortunatamente sono qui durante il weekend così ha potuto dedicarmi (gentilissimo!!!) il suo tempo e mi ha fatto visitare la città e alcuni mercatini caratteristici.
Prima di tutto la zona di San Telmo, piena di negozi di antiquariato, con uno splendido sapore retrò fatto da coppie agée che ballano il tango, cantanti in playback che imitano il grande Gardel, burattinai e venditori di empanadas. E nelle bancarelle gli splendidi sifoni in vetro per il selz, i tappeti di vacca, e i cappelli di cuoio dei gauchos…Poi siamo andati a Recoleta, con bancarelle di artigianato nel parco, dove il pezzo forte è un albero enorme con rami sinuosi che crescono orizzontalmente e sono sostenuti da una struttura di legno! Lì ci sono alcuni ristoranti carini, dove ci siamo fermati a pranzo al sole.
Una gita stupenda è stata quella al Tigre, dove c’è un altro mercato e soprattutto da lì parte una gita in battello nel delta del Rio della Plata. I detriti portati dal fiume, con gli anni hanno creato una serie di isolotti, collegati solo via acquea, dove ci sono graziose case di legno, con il loro pontile, e alcune aree balneari organizzate. Particolare è la casa dell’ex-presidente Sarniento, una piccola cabaña, completamente racchiusa da un cubo di cristallo a proteggerla. Impressionante invece il colore del fiume dall’aspetto fangoso e la quantità di barche che ci navigano!!!Un altro luogo inatteso è il Museo National de Arte Decorativo, in una villa in stile liberty dei primi dell’800, con opere di Rodin!!! Nel giardino uno splendido Caffè (Croque Madame), con tavolini sotto gli alberi, fuori dai rumori e dalla bolgia della città.
Buenos Aires è una città molto bella, con grandi viali, palazzi in stile francese imponenti, e molti parchi: l’impressione che ho avuto, grazie alla mia “guida doc”, è stata di un luogo familiare, un po’ naif, dove c’è un’ottima qualità della vita!Testimonianza del suo opulento passato è anche il Teatro Colon, in stile francese ma con chiari riferimenti progettuali alla Scala di Milano: lì negli anni ‘30 la ricca borghesia dei porteños, si incontrava imitando gli europei…
Imperdibile è il Museo di Evita nella zona di Palermo Viejo: oltre a filmati d’epoca, ci sono i suoi abiti con accessori…L’edificio è grazioso, con un caffè nel giardino interno.
….spotted…
E’ risaputo che a Buenos Aires bisogna andare a vedere uno spettacolo di tango. Ma, andare in una vera milonga porteña (Club Grisel) è una esperienza unica. Arrivano i ballerini, gente comune, tutti tirati a lucido con il loro sacchettino con le scarpe per ballare. Si accomodano in tavoli, donne e uomini separati, e lì inizia il gioco degli sguardi: basta un ammiccamento dell’uomo e un gesto di capo della donna (dalla parte opposta della sala), e subito si forma la coppia. Dopo tre balli, c’è uno stacchetto musicale e si ricomincia cambiando partner! Senza accorgermi ho passato due ore ad ammirare lo spettacolo non solo di ballo ma anche di strategie di corteggiamento… Come vorrei saper ballare il tango!
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