Piena di aspettative sono arrivata a Mendoza: purtroppo deluse! A parte il panorama dall’aereo, dove vedi come il deserto, di colpo, si trasforma in terreni verdi coltivati, la città è totalmente priva di carattere. Una vita pedonale con i bar all’aperto, delle ampie piazze quadrate…poi basta. Pensavo a una cittadina tipica, immersa tra i vigneti e le cantine, e piena di locali di degustazione; invece le bodegas di vino sono a 20 km dalla città, e anche difficili da raggiungere, se non con tour organizzati (ne ho prenotato uno, ma quando il bus è arrivato in ritardo di un’ora, pieno di gente dicendo che doveva raccogliere visitatori in 10 alberghi della città e poi riportarli… beh li ho mandati al diavolo!!!)
Cordoba, invece, è una città coloniale molto bella. Piena di chiese deliziose, ognuna con differenti caratteristiche e tutte molto ben conservate! La Manzana Jesuitica (manzana nel senso di isolato non di mela…), patrimonio dell’umanità, è composta di una chiesa dalla particolare copertura a botte della navata centrale, costruita con legno del Paraguay, e dalla Universitad National de Cordoba fondata dai Gesuiti. L’università, la più vecchia dell’America Latina, ha avuto un ruolo molto importante nello sviluppo della città e oggi gli studenti sono il 10 % della popolazione. …spotted…
E’ impressionante come ancor oggi, in molti luoghi pubblici dell’Argentina, ci siano cartelli con le foto dei desaparecidos durante la “guerra sporca”: per non dimenticare!!!
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