L’arrivo all’aeroporto, su uno di questi motu, è molto suggestivo: subito prendi un catamarano che ti porta alla tua destinazione. E’ già un giro bellissimo nella laguna. Non sono andata ai resort esclusivi, ma al Maitai Polynesia dove, grazie a un upgrade, ho avuto una stanza arrampicata sulla collina, con vista mozzafiato! Anche il ristorante sulla sabbia, in riva alla laguna, è carinissimo.
Qui mi sono lasciata prendere dallo spleen locale, chiamato fiu (fatica malinconica…, stanca, annoiata).Altro termine molto usato è tapu, o tabù (importato nelle altre lingue oltre a tatuaggio da tatau), che indica tutto ciò che è proibito e governava l’antica civiltà polinesiana.
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